Museo Civico: presentazione del libro “Scambiarsi le arti – Arte & antropologia”
Il Museo Civico di Castelbuono incontra gli autori Anna Castelli e Franco La Cecla per presentare al pubblico il libro “Scambiarsi le arti – Arte & antropologia” edito da Bompiani.
Negli ultimi decenni l’incontro tra arte e antropologia è diventato sempre più intenso. I due campi si sono ritrovati a condividere metodi e pratiche, dal fieldwork come strumento di ricerca all’approccio comparativo, dall’attenzione all’aspetto soggettivo delle narrazioni all’apertura ad altri mondi e ad altri viventi in un animismo rinnovato.
Questo incontro, lontano da essere solo una curiosità reciproca, ha contribuito a rivoluzionare pratiche che sembravano date per scontate, il museo anzitutto, messo in discussione radicalmente come un’eccezione occidentale, le collezioni e le classificazioni, il ruolo del pubblico. Questo scambio ha aperto nuove prospettive e soprattutto formato un tipo diverso di pratica artistica e antropologica. Gli autori, una storica dell’arte e un antropologo, narrano questo sconvolgimento come una storia ricca di episodi, oggetti, biografie, testi e personaggi, raccontando le storie di artisti diventati antropologi e di antropologi artisti. Ne viene fuori un testo corale che risponde alla folla di personaggi che lo popolano, dando loro la parola, facendo risuonare i loro pensieri e facendoli dialogare con gli autori. Il testo coinvolge il lettore in un’avventura appassionante fino ad ora poco conosciuta.
Introducono e moderano l’incontro: Laura Barreca, Direttrice Museo Civico Castelbuono e Maria Rosa Sossai, Responsabile Dipartimento Progetti Partecipativi Museo Civico
BIOGRAFIA
Anna Castelli è storica dell’arte, insegna “Arte e Antropologia” allo IULM di Milano, ha lavorato presso la Fondazione Antonio Ratti di Como, dove ha coordinato il programma Corso Superiore di Arti Visive (CSAV – Artists Research Laboratory) dal 2013 al 2020. Tra i suoi progetti più recenti la curatela per il Museo delle Culture di Lugano di un progetto su Dadi Wirz e la collezione di disegni di bambini di Papua Nuova Guinea degli anni ‘50. Ha curato e tradotto “In India” di Gary Snyder (Milieu 2019) e “Risonanze, al di là delle parole” di Unni Wikan (Milieu 2021). Insieme a La Cecla è autrice della voce “Arte e Antropologia” dell’Enciclopedia Treccani, del contributo alla discussione sul testo di Salvatore Settis, “Incursioni”, per Enneadi 2021.
Franco La Cecla è antropologo, ha insegnato in varie università italiane e straniere, Berkeley, Barcellona, Parigi. Attualmente insegna Visual Anthropology alla Naba di Milano e “Arte e Antropologia” allo IULM di Milano. Ha pubblicato “Tradire i sentimenti, rossori, lagrime, imbarazzi” (Einaudi, 2022), “Perdersi” (Meltemi, 2021) “Essere Amici” (Einaudi, 2020), “Africa loro” (Milieu, 2019) “Contro l’Urbanistica” (Einaudi, 2019), “Contro l’architettura” (Bollati, 2010).
Il suo documentario “In altro mare” ha vinto l’Ocean Film Festival di San Francisco nel 2008. Ha curato la mostra “Pregare, un’esperienza umana” alla Reggia di Venaria nel 2015.