Nasce un movimento per le regionali: una lista di sindaci delle Madonie
L’iniziativa parte da due sindaci: Lucio Di Gangi di Bompietro e Pino Di Martino di Castellana Sicula.
Vorrebbero promuovere a partire dalle Madonie un movimento per una lista di sindaci da presentare alle prossime elezioni regionali. Una lista collegata a un candidato alla Presidenza della Regione.
C’è stato già un incontro a Castellana Sicula, un altro si terrà il 27 agosto a Termini Imerese. Ma si lavora ancora attorno a un’idea. Un vero progetto non c’è e manca soprattutto un’adesione significativa di amministratori locali. L’impressione è che si tratta di un’iniziativa condizionata da una visione politica velleitaria. A farsene convinto promotore è soprattutto Lucio Di Gangi, che dal 2009 guida l’amministrazione comunale di Bompietro.
L’obiettivo fondamentale del movimento che si cerca di far partire è quello di mobilitare i “nuovi sindaci” come via d’uscita dalla crisi dei partiti tradizionali e di utilizzare il loro radicamento territoriale per condividere un nuovo modello di sviluppo.
“La Sicilia, portata ad esempio di mala-amministrazione, e in genere il Mezzogiorno, è considerata – si legge in un documento – alla stregua di una palla al piede per il Paese mentre presenta tutte le caratteristiche di un territorio dove si potrebbero sviluppare nuove opportunità di crescita per far ripartire l’Italia”.
Non manca la ricerca dei responsabili individuati nella “classe politica uscente, che da tempo annaspa in cerca di ricette dell’ultima ora per garantirsi la sopravvivenza al di fuori di un progetto organico che tuteli gli interessi generali”.
La risposta consiste in “un’azione trasversale che anteponga alle appartenenze politiche e partitiche gli interessi e le politiche della comunità regionale”.
L’occasione per sperimentare una nuova visione della politica è data ora dalle elezioni. “Siamo pronti – dice ancora il manifesto di Castellana Sicula – a scendere direttamente in campo anche sotto il profilo elettorale, a partire dalle prossime elezioni regionali, possibilmente con un sindaco candidato alla Presidenza della Regione siciliana per cambiare passo e per portare avanti le esperienze maturate nei singoli territori a partire proprio dai comuni medio-piccoli che, per la loro dimensione, purtroppo, sino ad oggi, non hanno trovato adeguata tutela nelle competenti sedi istituzionali”.
La scelta delle candidature o della candidatura dovrebbe passare attraverso il sistema delle “primarie di territorio”.
Ma mentre resta confuso lo strumento da utilizzare e gli obiettivi restano generici, come anche la linea politica, nulla o quasi si sa delle adesioni. Incerta è poi la prospettiva della formazione di una lista che dovrebbe porsi l’obiettivo di superare eventualmente lo sbarramento del 5 per cento. E trattandosi di piccole realtà è anche difficile riconoscere al movimento una simile capacità elettorale.
(lavoceweb.com)