Ospedale di Petralia: l’assessore Borsellino e l’avv. Polizzotto incontrano i sindaci delle Madonie

Ospedale di Petralia: l’assessore Borsellino e l'avv. Polizzotto incontrano i sindaci delle Madonie

La mobilitazione dei sindaci e degli amministratori delle Madonie per il rilancio dell’ospedale ha messo a segno ieri un altro punto: la presenza a Petralia dell’assessore per la salute,Lucia Borsellino, dei vertici dell’ASP e dell’assessorato nonché del capo della segreteria tecnica del Presidente Crocetta, Avv. Stefano Polizzotto.

 

L’incontro, presenti tutti i sindaci, molti assessori e numerosi consiglieri comunali era stato richiesto e concordato in occasione dell’audizione, contro la chiusura del punto nascita, in Commissione Sanità all’ARS.
Il sindaco di Petralia, Santo Inguaggiato, aprendo i lavori , dopo i saluti e i ringraziamenti alla delegazione, ha riproposto con forza , a nome del comitato dei sindaci, le ragioni della comunità e sottolineato la necessità di innalzare i livelli delle prestazioni e di qualificare ulteriormente l’assistenza ospedaliera e quella dei servizi territoriali , capovolgendo la logica dell’accentramento a livello provinciale e proponendo un ruolo specifico per l’ospedale di Petralia come presidio insistente in zona particolarmente disagiata ( decreto Balduzzi ).

 

La soppressione del punto nascita di Petralia, non inclusa tra le deroghe previste dal governo Crocetta, aveva costituito due mesi fa l’occasione per affrontare, sia con la Commissione Sanità all’ARS sia con l’assessore Borsellino, la questione dei servizi ospedalieri nelle Madonie e chiarire quindi il futuro ruolo del nostro ospedale. E la posizione dei sindaci è stata puntualmente ribadita: “Va tenuto presente, ha affermato, Inguaggiato, che l’Ospedale insiste in zona particolarmente disagiata sia per la notevole distanza dagli altri presidi ospedalieri sia per la viabilità precaria, nonché per l’altitudine dei centri abitati, (mediamente mille metri sul livello del mare) situazione, quest’ultima, che comporta rischi, soprattutto nel periodo invernale, per i frequenti innevamenti, il prolungamento imprevedibile dei tempi di percorrenza e l’interruzione del transito. (Decreto Balduzzi,).

 

Proprio per tali ragioni, ha continuato Inguaggiato, in deroga alla normativa, deve essere mantenuto il punto nascita. Per le stesse ragioni deve essere salvaguardata l’ Unità di chirurgia affinché si possano affrontare e risolvere in loco le emergenze chirurgiche non differibili e non trasferibili. A proposito della chirurgia, va sperimentato un modello organizzativo che , realizzando i risparmi possibili, riprenda l’idea contenuta nel decreto assessoriale del maggio 2010, e cioè di ancorarvi il servizio di ortopedia. E’ inaccettabile che per una lussazione o una frattura, dopo attese e sofferenze, il paziente traumatizzato debba essere trasferito altrove . Lo stesso ragionamento vale per la cardiologia da assicurare h. 24. Ortopedia e cardiologia devono essere previsti come livelli essenziali di assistenza, sia con riferimento ai bisogni dei cittadini residenti sia con riferimento ai visitatori presenti ogni giorno nel territorio del Parco come pure alla stazione sciistica di Piano Battaglia. In tal senso, non va dimenticato il valore che nella scelta delle mete per le vacanze viene attribuito alla presenza dell’ospedale .

 

Tali servizi devono restare in capo all’ Azienda Sanitaria Provinciale quale garante della pari opportunità di accesso per tutti i cittadini. Ma l’ospedale ha potenzialità che devono essere valorizzate a partire dalla struttura , 24.000 mq, in ottime condizioni , e dalle attrezzature. La riabilitazione e la lungo-degenza, già presenti ma finora rivolte essenzialmente ai residenti, devono costituire una missione aggiuntiva, inserendole nell’offerta sanitaria regionale.. Per tali e altri servizi e per le unità specialistiche itineranti (oculistica ad esempio), che è necessario istituire per alleviare disagi, compreso l’aggravio finanziario a carico delle famiglie, è auspicabile la collaborazione con gli altri presidi, a partire dall’ Ospedale “Giglio” di Cefalù, senza preclusioni o pregiudizi. Valuteremo nel merito qualsiasi proposta tenendo presenti due punti: qualità delle prestazioni e tutela del personale ospedaliero .

 

Nelle forme giuridiche possibili, pertanto, va compiuto ogni sforzo per ottimizzare le risorse professionali e sfruttare al massimo quelle strumentali. In quest’ottica l’ospedale diventa una risorsa sia per il servizio sanitario sia per lo sviluppo del territorio. In conclusione, chiediamo semplicemente di attuare alla lettera, cogliendone soprattutto lo spirito , il citato decreto Balduzzi : “ Promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute “. L’assessore, chiudendo l’incontro, ha dichiarato che le richieste dei sindaci e gli spunti venuti fuori nel dibattito, al quale era presente anche il comitato pro-ospedale, saranno oggetto di riflessione e approfondimento prima delle prossime scelte riguardanti l’ospedale.

 

(cefaluweb.com)

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