Per la progettazione di una scuola attenta ai bisogni di tutti. Scatta la petizione online

Scatta la petizione online promossa dal comitato cittadino spontaneo per la scuola Francesco Minà Palumbo

(Riceviamo e pubblichiamo) – Se prendessimo in mano un dizionario della lingua italiana e andassimo a ricercare il lemma “educare” ci imbatteremmo in una definizione che ne chiarifica il significato.
Dal punto di vista etimologico “educare” deriva dal latino “ex ducere” ovvero “condurre fuori”. Di fatti il ruolo di ogni istituzione scolastica e di ogni docente è primariamente quello di condurre fuori le potenzialità insite in ogni singolo alunno preso nella sua unicità e di accompagnarlo nel suo personale percorso di crescita umana.

Affinché ciò possa realizzarsi è necessario anzitutto predisporre un ambiente di apprendimento favorevole all’interno del quale lo studente possa essere protagonista del proprio processo di apprendimento.
Lo spazio scolastico è una componente intrinseca del setting educativo. Ne consegue che una scuola che voglia definirsi aperta, flessibile, inclusiva, innovativa debba necessariamente ripensare gli spazi.
La riformulazione degli spazi scolastici necessita di una progettazione condivisa e partecipata. La comunità tutta ha il diritto e il dovere di ridisegnare la scuola seguendo i bisogni specifici dei soggetti che quotidianamente la vivono e le specificità della singola istituzione; per fare ciò occorre altresì tenere in considerazione il contesto peculiare in cui l’istituzione scolastica si trova.

In virtù di ciò la progettazione di una scuola non può non interpellare tutti le soggettività coinvolte.
Rifiutiamo categoricamente un progetto che non nasce da un dibattito collettivo; rifiutiamo una scuola che riproduca modelli obsoleti, superati e statici; rifiutiamo un progetto che nasce dalla demolizione di uno spazio riutilizzabile; rifiutiamo un progetto che in nuce prevede lo spreco di risorse e denaro pubblico.
La scuola che pretendiamo è aperta, accessibile, flessibile, sostenibile e inclusiva.
La nostra scuola si fonda sul legame imprescindibile tra essa e il sociale con cui costantemente dovrebbe interagire e dal quale dovrebbe raccogliere e accogliere bisogni agenti in senso migliorativo e trasformativo.

COMITATO CITTADINO SPONTANEO

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScY9gGdIWQIYzmnKH8YLbvmRFAO9YM8IGl04CnW6TBN5vqOGA/viewform

In basso il verbale del 29 dicembre dello stesso comitato spontaneo

VERBALE N. 1   DEL 29/12/2021

Il giorno 29 del mese di dicembre dell’anno 2021 alle ore 10:00 nell’aula consiliare su richiesta del Comitato spontaneo, nato dalla volontà di docenti, genitori e cittadini, ha avuto luogo un incontro tra lo stesso e il Presidente del Consiglio, Sig. Mauro Piscitello per un confronto circa le opportunità, le criticità e l’impatto sociale che la costruzione del nuovo plesso scolastico e la conseguente demolizione dell’esistente potrebbero determinare.

Gli interventi iniziali intendono precisare che, contrariamente a quanto si legge in vari comunicati sui blog, l’azione che alcuni docenti stanno mettendo in atto non è strumentalizzata ed è assolutamente a-politica, semmai finalizzata ad ottimizzare il processo di insegnamento/apprendimento degli alunni anche attraverso la razionalizzazione e l’adeguamento degli spazi  secondo le indicazioni suggerite dall’edilizia scolastica e dall’architettura per una scuola flessibile e creativa pensata per coniugare sicurezza e favorire apprendimento.

Non è sufficiente, infatti, costruire scuole sicure, ma ri-pensare la scuola come  “ambiente” nel quale ogni spazio offre occasioni di apprendimento e ri-pensato  considerando che ogni bambino e ragazzo ha un processo di apprendimento e crescita  differenti. Un “luogo” in grado di valorizzare le differenze, che va oltre la logica ristretta del nozionismo e delle discipline, ma che privilegia gli apprendimenti, attraverso l’osservazione, l’analisi, il lavoro pratico, la condivisione di sapere …

Dal dibattito ampio e animato emerge quanto segue:

  • la non idoneità didattica e pedagogica della nuova scuola
  • il non giustificato abbattimento dell’edificio esistente che potrebbe, invece, sopperire alla limitatezza degli spazi del nuovo
  • la pericolosità dei lavori per la sicurezza degli utenti in concomitanza con le attività didattiche
  • la mancanza di due ingressi che, da norma anti-Covid, servono ad evitare assembramenti durante i momenti di deflusso, l’entrata e l’uscita, degli alunni
  • la possibilità di adeguare l’edificio esistente alle norme anti-sismiche per evitarne la demolizione
  • la richiesta di bloccare tempestivamente l’attività delle ruspe in attesa della convocazione del Consiglio comunale straordinario
  • la mancata condivisione nella fase preparatoria del progetto con i diretti interessati (alunni, genitori, docenti).

Interviene il Presidente del Consiglio il quale suggerisce che una possibile via da perseguire potrebbe essere quella di evitare la demolizione dell’edificio preesistente in considerazione del fatto che sullo stesso sono stati eseguiti diversi interventi strutturali e, non ultimo, di efficientamento energetico.

A conclusione del dibattito, gli intervenuti ringraziano il Presidente, Sig Piscitello, per la disponibilità all’ascolto e per avere accolto favorevolmente la richiesta di convocazione di un Consiglio straordinario aperto in cui le parti interessate insieme a tecnici e amministratori possano confrontarsi serenamente e conseguire obiettivi comuni per il bene della collettività.

Letto, approvato e sottoscritto il presente verbale, l’incontro si conclude alle ore 12:00

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