Petralia Soprana: “a calata da Tila”. La nuova lettura dell’immagine dipinta nel telone
ARRIVA UNA NUOVA RILETTURA DELL’IMMAGINE DIPINTA DA CORRADO TANASSI NE “A TILA” CHE CADRA’ A MEZZANOETTE DI SABATO NELLA CHIESA MADRE ESALTANDO LA RESURREZIONE DI CRISTO
Per l’architetto Antonio Sabatino l’artista si è ispirato al trittico di Pieter Paul Rubens e non al celebre quadro “la discesa della croce” di Rembrandt
Petralia Soprana, 16 aprile 2019 – La Settimana Santa a Petralia Soprana suscita sempre grande emozione. Tra i vari momenti caratterizzanti c’è la “calata da Tila” a mezzanotte del Sabato Santo. Il grande telone che copre il presbiterio è stato dipinto nel 1890 dall’artista palermitano Corrado Tanasi che, come sostengono alcuni studiosi, si è ispirato al celebre quadro “la discesa della croce” di Rembrandt custodito a San Pietro Burgo in Russia. Una lettura che oggi viene messa in discussione dall’architetto Antonio Sabatino secondo il quale il Tanassi, nella realizzazione dell’opera, ha preso spunto dal trittico della deposizione dalla croce di Pieter Paul Rubens.
“È ovvio – dice Sabatino – che l’ambientazione dei quadri che rappresentano la discesa dalla croce risulta essere simile. Il quadro di Rembrandt evidenzia, rispetto “A Tila”, due aspetti: la posizione del Gesù risulta essere quasi uguale, mentre la scena ai piedi della croce evidenzia la presenza di più soggetti in una ambientazione molto diversa. Più spiccata, invece, la similitudine con il trittico della deposizione dalla croce di Pieter Paul Rubens esposto nella Cattedrale di Nostra Signora ad Anversa. Corrado Tanasi – sostiene Sabatino – ha riprodotto esattamente, con dimensioni molto più grandi, il quadro centrale del trittico di Pieter Paul Rubens, 1611-1614. Le uniche differenze tra l’immagine della tela e quella originale è la mancanza degli elementi posti alla base della scale.”
La lettura dell’architetto Antonio Sabatino non si ferma all’immagine principale ma va oltre mettendo in evidenza altri due elementi che caratterizzano a “Tila”. Il primo è dato dalla presenza del Gallo in primo piano, uno degli attributi che identifica la figura di San Pietro che in questo caso potrebbe identificare il committente dell’opera e cioè la Parrocchia di San Pietro e Paolo, il secondo elemento è posto in alto a destra ed è rappresentato dalle tre guglie che richiamano le geometrie della chiesa di Loreto.
A pochi giorni della Pasqua la nuova lettura artistica de a “Tila” diventa occasione per non perdere l’evento che si svolgerà a mezzanotte in punto di sabato nella Chiesa Madre. Al suono delle campane, “A Tila”, che ha nascosto il presbiterio nelle due settimane precedenti, viene lasciata cadere al canto del Gloria che esalta la Resurrezione di Cristo.
“La cosiddetta tradizione “da calata da tila” – afferma il parroco don Calogero Falcone – qui a Petralia Soprana è antichissima ed è legata alla risurrezione di Cristo che invita a far cadere i teli dai nostri vissuti e risplendere della Sua luce; a riprendere il cammino della vita senza nascondimenti, senza brutture, con più vigore fiduciosi nella Sua misericordia e nella salvezza operata da Cristo. La notte di Pasqua a Petralia Soprana è un tripudio di emozioni e a seguire il giorno di Pasqua “u ‘ncuantru” tra il Cristo Risorto e la Madonna risvegliano in ciascuno di noi il desiderio di incontri più veri che ci rendano sempre più Comunità che condivide e accoglie. L’augurio che faccio alla mia comunità di Petralia Soprana, ai visitatori – conclude don Falcone – è che il Cristo Risorto risplenda nelle nostre vite, illumini i nostri percorsi di vita, ci renda più audaci e responsabili nel nostro impegno sociale e più credibili come cristiani.”