Polisportiva Castelbuonese. Aiello: “Noi non temiamo nessuno”
Il quotidiano “La Sicilia” riporta l’intervista al match winner della Castelbuonese Tommaso Aiello che ha punito domenica scorsa il Giarre.
La Castelbuonese rialza la china dopo due sconfitte consecutive. Il merito è soprattutto del giovane Tommaso Aiello, che con una punizione ha fatto perdere l’imbattibilità del Giarre che durava da un anno e mezzo. Aiello è uno dei «senatori» della squadra che ha vinto lo scorso campionato di Promozione e adesso disputa quello di Eccellenza. Cosa ha provato quando ha visto che la palla è andata dentro?
«Una felicità immensa da condividere con il mister e i miei compagni di squadra. Dedico il gol alla mia famiglia che mi sostiene sempre, ma anche al presidente Fabio Capuana, alla dirigenza e ai tifosi che ci portano a realizzare vittorie come queste».
Che differenza di emozioni e di tecnica c’è fra questa rete e quella che ha segnato l’anno scorso nel derby contro il Castelbuono?
«Questa è stata una rete sia per me che per la squadra molto importante, perché venivamo da due sconfitte consecutive e avevamo bisogno di riscattarci al più presto possibile. Quella invece è stata un’emozione indescrivibile, perché segnare la rete decisiva in un derby come quello davanti a circa 2.000 tifosi non è cosa da tutti i giorni. Tecnicamente il gol di Giarre è stato più bello rispetto al gol di testa nel derby, dove parava Giancarlo Cicero che quest’anno fa parte della nostra famiglia granata».
Come ha ben detto, con il suo gol la Castelbuonese torna a vincere. È orgoglioso di questo?
«Sì, certo, il campionato però è lungo, ma lavorando bene e duramente sono sicuro che quest’anno ci toglieremo tante soddisfazioni ».
La Castelbuonese già a partire da domenica potrebbe accelerare il passo per raggiungere quanto prima l’obiettivo salvezza? «Sicuramente domenica sarà un match difficile, anche se non conosco lo Sporting Viagrande, con cui siamo a pari merito in classifica ma loro hanno una partita in meno.
Noi non temiamo nessuno e giocheremo ogni domenica con la stessa rabbia, fame e umiltà per conquistare i tre punti».
Fonte: LA SICILIA – di GIUSEPPE SPALLINO