Progetto “Ecosistemi Connessi. Museo e comunità post-varietali” al Museo Civico di Castelbuono
Il Museo Civico di Castelbuono è lieto di annunciare l’avvio del progetto “Ecosistemi Connessi. Museo e comunità post-varietali” degli artisti Aterraterra (Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani), a cura di Maria Rosa Sossai e sostenuto dal PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Quando?
Dal 7 al 10 novembre 2024, gli artisti e la curatrice saranno in residenza a Castelbuono, dove incontreranno associazioni, istituzioni e membri della comunità, dando il via a iniziative incentrate sull’osservazione e lo studio dell’ecosistema locale.
Dove?
La sperimentazione artistica si concentra sull’area del Museo Civico, nell’antico colle di San Pietro e attorno al Castello dei Ventimiglia. Nell’area verde adiacente al Museo, gli artisti coltiveranno diverse varietà di pomodoro – sia addomesticate che selvatiche – selezionate per la loro resistenza ai cambiamenti climatici.
Cosa?
Il progetto introduce la “comunità post-varietale”, un piccolo ecosistema basato su un processo di impollinazione e ibridazione casuale, non controllato dall’uomo. L’ecosistema si evolverà in relazione con le specie di insetti e altre forme di vita locali, offrendo una riflessione sulle dinamiche interspecie e sugli equilibri naturali.
Come?
Gli interventi artistici esploreranno le relazioni tra umano e piante, le prospettive post-agricole e l’idea del Museo come parte di un ecosistema vivente. Le comunità post-varietali coltivate produrranno frutti con forme e caratteristiche imprevedibili, in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche della Sicilia, regione particolarmente colpita da siccità e cambiamenti climatici.
Perché?
Il progetto nasce per riconoscere agli artisti un ruolo attivo nella sensibilizzazione sui temi ambientali. Il Museo Civico di Castelbuono si propone di incoraggiare una riflessione ecologica sulla produzione culturale, posizionandosi come parte attiva di un ecosistema e strumento di riconciliazione con la natura.
Residenza e Programma Pubblico 🌍📅
Durante il 2025, gli artisti seguiranno lo sviluppo della “comunità post-varietale” e, in collaborazione con la comunità locale, parteciperanno a un programma pubblico di incontri curato da Valentina Bruschi e Aterraterra. Gli incontri coinvolgeranno istituzioni come l’Accademia di Belle Arti e l’Orto Botanico di Palermo, promuovendo discussioni sui temi del progetto.
Al termine del ciclo di crescita delle piante, è previsto un raccolto collettivo accompagnato da una performance culinaria, con distribuzione dei semi della comunità post-varietale ai partecipanti. Seguirà una campagna di sensibilizzazione, e il progetto si concluderà nel 2025 con la presentazione dell’opera-dispositivo.
Aterraterra Fondato a Palermo nel 2020 da Fabio Aranzulla e Luca Cinquemani, il duo Aterraterra combina pratiche agricole, artistiche e attivismo per esplorare una cultura alimentare sostenibile e consapevole delle criticità ambientali. I loro progetti artistici trattano temi come le alleanze multispecie, l’uso delle specie spontanee e le questioni legate alla siccità in Sicilia.
Instagram Aterraterra
Sito web Aterraterra