Proposte del gruppo consiliare di minoranza

(MADONIELIVE – Giuseppe Spallino)

Il 1° giugno, si è svolta una riunione del gruppo consiliare di minoranza “L’Ulivo per Castelbuono con Unione Civica di Centro”, in cui è stata avviata la discussione su uno dei regolamenti per la cui approvazione è stata proposta la trattazione in Consiglio comunale e la questione dell’applicazione dell’IMU.

Per il primo punto si tratta del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico annesso ai pubblici esercizi per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (bar-ristoranti), di attività artigianale (pizzerie da asporto, panificatori, gastronomie) e di esercizi di vicinato del settore alimentare. «Il regolamento – scrive il capogruppo consiliare Giuseppe Fiasconaro –, voluto dagli uffici comunali, è finalizzato ad eliminare le valutazioni discrezionali in cui gli uffici si sono trovati,  per dare certezza di tempi e risposte adeguate agli operatori commerciali, colma un vuoto in una attività diventata strategica con specifico riferimento alle attività di supporto al turismo nel nostro Comune. Esso disciplina le modalità di installazione sul suolo pubblico di elementi, arredi, mobili smontabili o facilmente removibili, tipologie costruttive; i criteri di rilascio delle concessioni stagionali e annuali; le modalità tecniche; la manutenzione delle aree occupate. Alla predetta proposta, il gruppo consiliare proporrà delle modifiche, in corso di elaborazione, che saranno depositate prima della trattazione in Consiglio comunale».

Il secondo punto riguarda l’applicazione dell’IMU, «che reca – continua Fiasconaro – delle iniquità sull’abitazione principale che il gruppo consiliare intende affrontare con una propria indicazione. Perciò, si è deciso di approntare una proposta di regolamento che recepisca la possibilità offerta dalla legge di considerare direttamente adibita ad abitazione principale le unità immobiliari possedute da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata, nonché l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a condizione che non risulti locata. Detta proposta intende occuparsi anche della riduzione dell’aliquota applicabile alle unità immobiliari di proprietà delle cooperative edilizie adibite ad abitazione principale dai soci assegnatari e di quelle regolarmente assegnate dall’istituto autonomo per le case popolari. L’ipotesi potrebbe essere quella di ridurre l’aliquota di base da 0,76% a 0,46%.

La medesima riduzione d’aliquota si vorrebbe proporre per quelle unità immobiliari, adibite ad abitazione principale, date in uso gratuito a parenti che costituiscono un unico nucleo familiare, alle condizioni che li dimorano abitualmente ed ivi abbiano la residenza anagrafica. Tutto ciò, dovrà avvenire con maggiore rigore rispetto agli abusi che hanno determinano o determinerebbero atteggiamenti elusivi.

Con le predette proposte di modifica si ritiene di poter raggiungere l’obiettivo di tutelare maggiormente il diritto alla “prima casa” con equità, cercando di eliminare alcuni casi di discriminazione. Per il resto, allo stato attuale, se non si registrerà il gettito conseguito dopo il pagamento della prima rata (entro il 17 giugno), non è possibile valutare altre modifiche che potrebbero incidere negativamente sulle entrate per il Comune. In ogni caso, la predetta rata dovrà essere calcolata senza tenere in conto le ipotesi di modifica fin qui illustrate, che saranno all’attenzione del Consiglio comunale successivamente alla data di scadenza di detta rata.

Quando il Consiglio comunale affronterà la questione, se le modifiche dovessero essere accolte, allora, i cittadini interessati provvederanno a regolarizzare il tutto in sede di conguaglio a dicembre del corrente anno».

Iscriviti per seguire i commenti
Notificami

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
0
Cosa ne pensi? Commenta!x