Psicologia dell’arte. Laboratorio esperienziale di arti visive
Si concludono al Museo Civico di Castelbuono gli incontri in collaborazione con BCsicilia sul progetto che coinvolge soggetti adulti finalizzato alla realizzazione di un laboratorio psicologico-esperienziale delle arti visive attraverso attività di gruppo, nell’ambito delle attività promosse dal Dipartimento Progetti Partecipativi Museo Civico – Maria Rosa Sossai.
Il Workshop e il Laboratorio psicologico-esperienziale di arti visive è curato dal dott. Giuseppe Rotondo, psicologo, psicoterapeuta e ideatore del progetto, Presidente della sede di BCsicilia di Castelbuono.
Attività gratuita, posti limitati (max 12 partecipanti)
Info e prenotazioni scrivendo una mail all’indirizzo: castelbuono@bcsicilia.it
Il programma viene sviluppato esaminando l’impatto che la bellezza di un quadro o di una scultura generano sulla dimensione psicologica del soggetto che osserva (sia sul piano coscienziale che emozionale), e l’itinerario si dipana attraverso l’analisi dei processi psicologici legati alla rappresentazione soggettiva dell’opera d’arte, relativamente alle sensazioni interiori correlabili alla percezione della luce, del colore, della forma insite nella stessa.
La partecipazione al Laboratorio si traduce in un’esperienza introspettiva e di interiorizzazione che mette il soggetto nelle condizioni di percepire le dinamiche interiori e le modificazioni dei propri stati di coscienza.
L’intento è quello di tracciare una linea di indirizzo che si traduce in un “percorso esperienziale e introspettivo connesso alle arti visive”, che da spazio alla modulazione dell’assetto coscienziale (modificazioni dello stato di coscienza) validando il principio secondo il quale “la percezione viene diversificata in funzione dello stato coscienziale, e quindi modificando l’assetto coscienziale cambia la percezione che noi abbiamo dell’opera d’arte”.
I processi percettivi (riconducibili alla modalità della “percezione coscienziale”) generano un riverbero sull’assetto timico ed emotivo (risonanza emotiva) in grado di incidere sulla condizione psicologica della persona (vissuti, emozioni, pulsioni, componenti passionali).
Pertanto, secondo il modello psicodinamico, la percezione dell’opera d’arte tende ad elicitare meccanismi abreativi, assume un carattere evocativo, catartico e terapeutico che è connesso alla dimensione psicologica del profondo.
L’approccio al percorso è fondamentalmente fenomenologico e psicologico-esperienziale, e l’esperienza si traduce in un’assunzione di consapevolezza delle dinamiche intrapsichiche che si generano all’atto della contemplazione dell’opera d’arte:
processi di decodifica ed elaborazione cognitiva, meccanismi di connotazione emotigena connessi alla percezione delle opere d’arte
rappresentazione immaginativa e visualizzazione di forme, colori, luce
attivazione delle capacità di propriocezione, di introspezione e di interiorizzazione
esperienza di contemplazione artistica correlata alle modificazioni dell’assetto interiore, con conseguenziale influenza sull’equilibrio e la stabilità psicologica, non trascurando l’assunzione di consapevolezza dei correlati effetti psicoterapeutici.
Incontro conclusivo:
Sala del Principe, Museo Civico di Castelbuono
venerdì 7 giugno 2024 orario: 15:30 – 18:30
Rotondo Giuseppe
Psicologo Clinico, Psicoterapeuta, Psicofisiologo Clinico
Ha conseguito la laurea in Psicologia Clinica all’università La Sapienza di Roma, e la specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale presso la SITCC di Roma.
Ha conseguito altresì l’abilitazione alla direzione di Unità Operative Complesse in ambito ospedaliero.
Successivamente ha maturato un’ampia esperienza sul campo negli ambiti della Psicofisiologia Clinica (del Biofeedback e del Neurofeedback), della Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) e dell’applicazione del modello della Teoria Polivagale di S. Porges.
Ha esercitato l’attività professionale nei seguenti ambiti scientifico-professionali:
Psicologia clinica ( psicodiagnostica, counseling, setting clinico psicologico)
Psicoterapia cognitivo-comportamentale (Training Autogeno, RAT, Mindfulness , PNEI Med) (stress Management)
Psicofisiologia Clinica dei disturbi Psicosomatici e Somatoformi, Psicologia Clinica e Psicofisiologia del dolore cronico
Psicologia Somatica e Psicoterapia Corporea (Body Psychotherapy) – Bioenergetica
Psicosessuologia clinica
Psicologia Clinica Ospedaliera, con il conseguimento di una specifica expertise nelle seguenti branche scientifico-professionali: Psicofisiologia Clinica (psicosomatica), Psicosomatica Ginecologica, Psicoprofilassi al parto (RAT), Psicologia Clinica del dolore oncologico, Psicocardiologia, Psicotraumatologia, Psicologia clinica dell’urgenza e dell’emergenza ospedaliera, Psicologia Clinica dei Disturbi Alimentari (DCA) e dell’obesità psicogena.
E’ stato Direttore dell’Unità Operativa di Psicologia Clinica presso l’ospedale “G. Giglio” di Cefalù (PA). E’ stato altresì componente del “Comitato Etico” dell’ospedale, preposto all’approvazione di protocolli sperimentali e di ricerca clinico-medica.
Competenze specialistiche su soluzioni ed applicazioni tecnologiche per deficit funzionali cognitivi, neuromotori, sensoriali e della comunicazione. Ha espletato il ruolo di Direzione di un Centro Tecnologico (finanziato dall’Unione Europea) progettato per la consulenza sull’utilizzo di apparecchiature psicofisiologiche, macchine SUVAG per il Verbotonale, software per la riabilitazione cognitiva, supporti per la comunicazione alternativa e aumentativa, ausili tecnologici di domotica e di handimatica, con applicazioni in ambito terapeutico, riabilitativo e per l’autonomia di persone con deficit funzionali.
Ha maturato una pluriennale esperienza nell’ambito della formazione, nel ruolo di Responsabile Scientifico, Docente.
Conduttore di “Gruppi di Formazione Esperienziale” ( T-Group ) su management delle dinamiche relazionali, modalità comunicative di tipo analogico, tecniche espressive e a mediazione corporea.
Docente di Scuola di Specializzazione in Psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Ha ricoperto il ruolo di Direzione di strutture e servizi territoriali in ambito Clinico-Riabilitativo, Psicopedagogico e di Riabilitazione Psicologica con specifico riferimento al trattamento (rieducazione funzionale) di deficit cognitivi, psicomotori e comportamentali
Ha maturato un’ampia esperienza nell’ambito di programmi finanziati dall’Unione Europea, in partnership con organismi di diversi stati membri dell’Unione Europea, realizzando azioni progettuali all’interno di network internazionali e in cooperazione transnazionale (Spagna, Portogallo, Francia, Inghilterra, Irlanda, Danimarca, Finlandia, Belgio, Grecia).