Salviamo il “TEATRO delle BEFFE” con “La FINESTRA dell’ATTESA”
[Riceviamo e Pubblichiamo].
Venerdì, 30 novembre – ore 21 al Teatro delle BEFFE in via G. de Spuches, 7 (angolo Via Dante) – Palermo è in scena La FINESTRA dell’ ATTESA, di e con CLELIA CUCCO, ANNAMARIA GUZZIO, STEFANIA SPERANDEO, opera vincitrice della 2^ edizione del Castelbuono Teatro Festival 2012.
Musiche di Vincenzo CASTAGNA e Annamaria GUZZIO
Scenografia di Paolo BADAMI
Grafica di Melania FIASCONARO – Foto di Scena di Maurizio CAMPANELLA
(offerta libera)
Le compagnie “Fiori di Carta” e “SpazioScena” sostengono il “TEATRINO delle BEFFE”.
Palermo: una città che vede chiudere i suoi teatri restando a guardare, ma non questa volta. Gli artisti sono scesi in campo per salvare il “Teatrino delle Beffe” fondato, da oltre dieci anni, dal sognatore e direttore artistico Ludovico Caldarera.
Ludovico è riuscito, in ciò che a Palermo non capita spesso, a vedersi circondato da artisti, teatranti e musicisti, accorsi a salvare un teatro che non appartiene ad enti o istituzioni e che non ha mai ricevuto finanziamenti e prebende di vario genere.
Fra gli artisti accorsi, sotto lo slogan “ salviamo il Teatro delle Beffe” vi sono, anche, le attrici Clelia Cucco, Annamaria Guzzio e Stefania Sperandeo che pur ritenendo di avere già concluso la tournée con la performance teatrale “La Finestra dell’Attesa”, a Palermo, con l’ultima replica del 29 settembre, nella splendida cornice di Villa Magnisi dopo essere partita dall’Auditorium del D.L.F. di Palermo, ben sette repliche in provincia e dopo avere ottenuto la meritatissima vittoria alla 2° edizione del Castelbuono Teatro Festival conclusosi il 9 settembre u.s., hanno dato, immediata disponibilità, per una ulteriore rappresentazione della piece venerdì 30 novembre alle ore 21,00.
“La FINESTRA dell’ATTESA” affronta la tematica della “ attesa” nella sua duplice accezione temporale e di stato emotivo vissuta da tre donne che si accorgono, guardandosi intorno, che la consuetudine all’attesa è piuttosto comune e forse universale. Tutti, in fondo, aspettiamo qualcosa o qualcuno, per il solo fatto di essere nati…ecco così delinearsi, con l’aiuto di testi tratti dalla drammaturgia moderna, bozzetti che, tra pensose riflessioni e considerazioni leggere, parlano di tante attese mediate dalla magia del Teatro che a volte è narrazione, a volte immaginazione o pensiero ad alta voce.
E il pubblico, numeroso ed entusiasta, che fin qui, ha avuto modo di apprezzare la piece, ha …immaginato e riflettuto, lasciandosi trascinare dalla leggerezza e dalla grazia delle tre attrici che, con garbo e intelligenza, hanno accompagnato gli spettatori lungo un percorso di emozioni in cui ironia, autoironia e denuncia si sono sapientemente alternate, senza scadere mai nella banalità od ovvietà.