“Se potessi avere 1000 polli al mese”. Aggiornamenti sul progetto

L’iniziativa di Solidarietà finanziata anche da diversi castelbuonesi nel novembre 2013  sta dando i suoi frutti. L’idea del progetto la creazione di un Centro Avicolo nel villaggio d’Elig-Mvomo in Camerun. Il progetto consiste nell’allevamento di 1000 polli ogni due mesi in 6 cicli, cioè 6000 polli all’anno. Questi saranno destinati alla commercializzazione sul mercato nazionale. I guadagni ottenuti da ogni ciclo saranno reinvestiti per incrementare il finanziamento e l’attività del centro avicolo. Lo scopo è offrire un’opportunità di lavoro in loco ai giovani che abbandonano i propri villaggi attirati dalle città dove si illudono di trovare una qualità di vita migliore. Di seguito lo stato dell’arte del progetto ricevuto dalla responsabile Marie Anne Molo

Carissimi amici sostenitori del progetto “Se potessi avere 1000 polli al mese”, vi scrivo per aggiornarvi sullo stato di avanzamento dei lavori del progetto. Lo scorso anno abbiamo realizzato due locali, su indicazioni del tecnico, che dovranno ospitare l’allevamento, come potete vedere dalle foto in allegato. Però al momento di procedere con la costruzione dei vari reparti secondo le tecniche di allevamento moderno da parte del veterinario che si occuperà della gestione tecnica del pollaio, questi ha posto il problema dell’acqua. Secondo lui, si potrebbe andare avanti con la costruzione, ma si dovrebbe sapere che non è possibile allevare 1000 polli andando con il secchio in testa attingere l’acqua nella sorgente naturale più vicina. E che facendo così il progetto correrebbe il rischio di fallire come tante opere faraoniche sparse nei paesi in via di sviluppo. Cioè significa che quando il progetto si fa a monte senza prendere in considerazione della realtà locale, succede spesso che si da tutto per scontato. Come in questo progetto, il problema acqua non si era posto. E ci siamo convinti che in mancanza di tale risorsa vitale, non potremo realizzare con successo il nostro progetto. Quindi per cautela, ci siamo fermati, poiché non vogliamo perdere quest’opportunità che ci avete offerto.

Tuttavia, non abbiamo ancora potuto avviare l’attività dato che il veterinario coinvolto nel progetto ritiene che le risorse idriche non sarebbero sufficienti per mantenere l’allevamento. Infatti, nonostante la sua grande ricchezza d’acqua sotterranea, nella comunità, mancano impianti d’acqua potabile. Gli abitanti del villaggio di Elig-Mvomo attingono l’acqua da bere e per uso domestico o da sorgenti naturali e pozzi superficiali non protetti o da fiumi e ruscelli che si prosciugano durante la stagione secca. L’approvvigionamento viene assicurato dal sacrificio di bambini e donne che a piedi portando sulla testa pesanti recipienti d’acqua.
Per poter avviare l’allevamento riteniamo necessario costruire in prossimità della struttura, un pozzo artigianale, cioè scavato a mano della profondità di almeno 20 metri, rivestito da materiali adeguati da cui poter attingere acqua salubre. La costruzione di un tale pozzo avrebbe un costo di circa 3.000 Euro. Per questo mi sono rivolta ad un conoscente, alto dirigente della pubblica amministrazione per avere un aiuto privato in forma di beneficenza a sostegno del progetto.

In attesa di un riscontro alla mia richiesta da parte sua, desidero rinnovare i miei ringraziamenti per il vostro sostegno e spero di potervi aggiornare al più presto sugli ulteriori sviluppi del progetto.

Cordiali saluti

Marie Anne Molo

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