Spiacevoli scoperte passeggiando nel cuore del Parco
Non è la prima volta che passeggiando per i sentieri del Parco delle Madonie ci si imbatte in qualche elemento estraneo al contesto naturalistico.
Così, mentre procedi gustando lo spettacolo della natura, sei colto dallo stupore di osservare quanto di più inimmaginabile. Questo è accaduto domenica scorsa, quando scorgiamo, quasi contestualizzato con il paesaggio, il relitto di un autoveicolo “parcheggiato” a vita all’inizio del sentiero “bevaio del faggio” che conduce a Piano Cervi, nel cuore del Parco.
Con un certo sconforto e animo turbato riflettiamo con amarezza su come qualcuno abbia ritenuto giusto ed accettabile, a suo modo di vedere, abbandonare tra i boschi la carcassa. Ma soprattutto constatiamo anche le difficoltà tecniche, egregiamente superate dall’imbecillità, nel poter raggiungere un luogo così impervio con un mezzo a motore.
La passeggiata prosegue ma le sorprese non finiscono, anzi assumono forme assai elettrizzanti.
Infatti, giunti in prossimità del rifugio di Piano Cervi notiamo a terra un cavo elettrico per l’alta tensione tranciato, con tanto di scintillio elettrico.
Verosimilmente a causare il danno sono state le forti raffiche di vento che nell’ultimo periodo hanno caratterizzato fortemente il nostro territorio. Tuttavia ci ha lasciati molto perplessi il fatto che non esista un sistema di protezione passiva che si attivi in questi casi. Come è possibile osservare dalla foto in basso il cavo tranciato potrebbe essere facilmente calpestato da qualche sfortunato escursionista con spiacevoli conseguenze.
A parte lo scopo di allertare gli escursionisti e i cercatori del fungo “basilisco”, che fruttifica in questo periodo proprio nelle zone citate, questa nostra piccola testimonianza ha soprattutto lo scopo di informare l’ente Parco e gli organi preposti alla salvaguardia della Natura.
L. B.