Stabilizzazione dei lavoratori forestali. Il bosco messo a profitto: una risposta all’emergenza occupazionale e sociale
di Michele Mogavero (blogger forestaliantincendiosicilia.blogspot.it)
Nel 2012 un gruppo di lavoro dell’ex Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana ha lavorato ad una proposta per la riorganizzazione delle attività di forestazione, che prevedeva anche la conseguente graduale stabilizzazione degli Operai Forestali, ma il Governo Regionale guidato da Rosario Crocetta (in carica dal 5/12/12 al 19/9/17) non ha mai preso in considerazione tale proposta.
L’idea progettuale verteva intorno al bosco, inteso come fonte di ricchezza non solo naturale e paesaggistica, ma anche economica; in questa prospettiva, da tutelare e valorizzare.
La stabilizzazione degli Operai Forestali, secondo il Funzionario del Corpo Forestale Gaetano Guarino, che lavorò a quella proposta, è possibile perché il progetto tende a portare sviluppo e centinaia di migliaia di euro nelle casse della Regione Siciliana. Gli esempi di messa a profitto sono tanti: biomasse, pellett, crediti di carbonio (Protocollo di Kyoto), sementi certificate, inserimento dei rifugi forestali in un circuito internazionale di turismo, gestione aree attrezzate, gestione delle riserve creando reddito (ticket, vendita prodotti, gadgets etc.), riconversione dei vivai, produzione e vendita di prodotti del bosco e del sottobosco (legnosi e non legnosi) provenienti da filiere ecosostenibili e certificati P.F.C., attività connesse alla sana gestione dei due Centri Regionali del Germoplasma, con tutto ciò di positivo che ne consegue. E tanto altro ancora.
Insomma, se si lavorasse a tutto ciò, si creerebbe una realtà economica produttiva. Guarino afferma – “La più grande Azienda del Mezzogiorno”. Purtroppo tutto ciò è rimasto nei cassetti del Governo Crocetta. Si auspica che il neo Governo Musumeci proceda diversamente, nell’ottica di iniziare a dare risposte reali ai gravissimi problemi occupazionali e alle emergenze sociali conseguenti.