Terzo incontro con Classico. “L’Eneide fra tradizione culturale e propaganda politica”

L’Eneide costituisce di sicuro una delle opere più significative dell’intera storia della letteratura latina, e soprattutto pone un punto esclamativo a tutta quella tradizione epica che si era già codificata in età arcaica, da Livio Andronico con la sua Odusia a Nevio con il Bellum Poenicum fino ad Ennio con gli Annales. E non serve richiamare Lucacs o il pensiero marxiano per sottolineare come l’epica romana arcaica sia un “rispecchiamento “ della società in cui essa nasce : dall’Odusia di Livio Andronico, poema del mare per eccellenza, tradotta proprio mentre Roma sta scoprendo la sua vocazione per il mare, al Bellum Poenicum di Nevio che descrive la prima guerra punica appena conclusa, per arrivare agli Annales di Ennio che intendono riprendere tutta la storia di Roma secondo un criterio annalistico, che era stato proprio delle prime forme di storiografia gestite dai Pontefici Massimi.

Virgilio si pone al culmine di questo percorso e con l’Eneide raggiunge, insieme ad Orazio, le vette più alte di quel classicismo che caratterizza l’età augustea. Virgilio, però, ha anche il compito di creare un poema a forte connotazione augustea, nel senso che il Principe spinge perché qualcuno dei poeti che operano all’interno dei circoli e di quello di Mecenate in particolare, componga un poema celebrativo della sua persona.. Così Mecenate spinge Virgilio a comporre un romanzo che si ponga in linea con la propaganda politica del Principe. E in effetti il poema virgiliano possiede tutti gli elementi che sono presenti nel progetto di restaurazione che Augusto porta avanti, dal valore della pietas, al tema della pace. Ma come coniugare questi valori con la tradizione epica sostanzialmente orientata verso lo scontro fisico e la guerra? Il poeta mantovano stravolge le regole dell’epica a tal punto da far dire a qualche filologo e critico che Enea non è un eroe, ma un antieroe…

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Gaetano De Bernardis ha insegnato nei licei per 40 anni, ha tenuto per dieci anni laboratori di latino alla SISSIS, è coautore di numerosi testi di latino, di italiano e di greco (Grammatiche, Storia della letteratura latina, classici latini, laboratori di latino e di greco) per la scuola con le case editrici Palumbo, La Scuola, Le Monnier e in ultimo Zanichelli. Fa parte della commissione che ogni anno fornisce la certificazione linguistica di latino secondo le indicazione della CUSL (Consulta Universitaria di Studi Latini).

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