The six seasons of the white peacock. Al Museo Castromediano di Lecce la presentazione del progetto destinato al Museo Civico di Castelbuono


The Six Seasons of the White Peacock è un progetto internazionale tra i vincitori della 13ª ed. di Italian Council che coinvolge istituzioni culturali in quattro Paesi: la Samdani Art Foundation (Bangladesh), il Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (Grecia), l’Adrian Paci Art House di Scutari (Albania) e il Museo Civico di Castelbuono (Italia).
Attraverso mostre, workshop, produzioni artistiche, talk e screening, il progetto promuove il dialogo tra artisti e comunità creative con un approccio interdisciplinare.
Tra le iniziative, l’artista Driant Zeneli realizzerà tra Dhaka (Bangladesh) e Lecce un’opera video che racconta l’amore impossibile tra un pavone bianco e una goccia d’acqua. Un racconto simbolico sull’impotenza e il desiderio frustrato di volare, ambientato nel Parlamento di Dacca, capolavoro dell’architetto Louis Kahn. La colonna sonora, ispirata a Le Quattro Stagioni di Vivaldi e adattata alle sei stagioni del Bangladesh, sarà curata in collaborazione con il Conservatorio di Lecce.
L’opera entrerà a far parte della collezione del Museo Civico di Castelbuono, rafforzando il legame con il Museo Castromediano di Lecce nella promozione dell’arte contemporanea.
L’11 marzo 2025, alle ore 11:00, il Museo Castromediano di Lecce ospiterà l’evento di presentazione ufficiale. L’artista Driant Zeneli dialogherà con: Luigi De Luca, direttore del Museo Castromediano, Fabio de Chirico, Direzione Generale Creatività Contemporanea, Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Viviana Matrangola, assessora alla Cultura Regione Puglia, Laura Barreca, direttrice del Museo Civico di Castelbuono, Laura Lamonea, curatrice.
In collegamento: Samdani Art Foundation, Dhaka, EMST, Atene,
Art House Shkoder di Adrian Paci e Melisa Paci, Scutari
La struttura narrativa dell’opera ruota attorno ad un amore impossibile, quello tra un pavone bianco ed una goccia d’acqua.
La sua incapacità̀ di volare in alto lo condanna a vivere intrappolato nella solitudine dell’isola. Un giorno si accorge di una goccia che scorre veloce sullo specchio d’acqua. Chiede aiuto alle stagioni per avvicinarla: ciascuna con le proprie specificità, con il sole, le nuvole, i fulmini e la pioggia. Quando tutto sembra concludersi con successo, all’arrivo della sesta stagione, l’estate, i venti caldi e la secchezza dell’aria soffiano via per sempre la goccia d’acqua. Disperato decide di sacrificare il suo corpo per erigere un castello, come protezione per tutte le future gocce d’acqua.
Intessendo una narrazione mitologica con rimanda ad eventi storici e simboli della cultura del Bangladesh, Zeneli riflette su temi universali: l’amore e il potere, l’alleanza e il sacrificio. Sono il sogno e il desiderio dell’altrove ad attrarre il pavone bianco verso la goccia d’acqua. Il tentativo di volo dell’animale robot è fallimentare in partenza ed è proprio questa impossibilità a creare una preziosa occasione di ribellione alla logica della funzionalità̀ e del potere di cui il Parlamento rappresenta la massima espressione.