Toponomastica: lettera aperta del sindaco Cicero

(Riceviamo e pubblichiamo) – Il 17 dicembre 2024 ho pubblicato una lettera in cui comunicavo che l’Amministrazione Comunale si stava adoperando per definire la toponomastica extraurbana e urbana, evidenziando che questo mancato adempimento creava grossi disservizi.

Con questa lettera voglio chiarire che i nomi scelti per intitolare le varie strade non sono stati decisi né dal Sindaco né dalla Giunta, ma da un gruppo di lavoro che si è insediato con determina del Sindaco n. 60 del 7 dicembre 2018 e che ha consegnato i lavori il 22 febbraio 2020.

Questo gruppo di lavoro non parte da zero nel definire i vari nominativi da abbinare alle strade, ma prende spunto dal lavoro svolto da altre commissioni precedentemente insediate. Pertanto, voglio rassicurare la preoccupazione dei “ nimici da cuntitizza”  che le scelte non sono state imposte arbitrariamente, ma ponderate e valutate da persone che in questi anni hanno lavorato sulla toponomastica di Castelbuono.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Abbiamo incaricato una società specializzata perché gli adempimenti da portare avanti sono diversi. Nelle zone extraurbane oltre all’installazione dei nomi delle strade dove attualmente mancano, bisogna installare anche i numeri civici per ogni abitazione o cancello, con l’indicazione della via.

Per quanto riguarda il centro urbano, nessuno ha mai pensato di sostituire gli attuali numeri civici né di dismettere le vecchie maioliche. Il lavoro consiste nell’assegnare un nome a tutte le strade adiacenti al centro urbano e a quelle poche che, pur essendo nel centro urbano, non hanno un nome.

Le scelte, come la rinomina di Via Paradiso in Via Enrico Berlinguer, sono state proposte da questo gruppo di lavoro. Lo stesso vale per  altre proposte inserite nella nuova toponomastica, come Francesco Massara, Tina Anselmi, Peppino Impastato, Nelson Mandela, etc. Queste sono il frutto del lavoro dei vari gruppi che si sono succeduti dal 1994 fino al 2018.

Ritornando all’incarico alla società, è necessario evitare una gestione improvvisata per riconfermare gli errori del passato, dove le varie amministrazioni hanno titolato e rinominato strade e piazze senza aggiornare l’ufficio anagrafe. Dobbiamo procedere correttamente affinché tutte le istituzioni che utilizzano la toponomastica per raggiungere i cittadini, come Poste Italiane, 118, Agenzia delle Entrate, Google Maps, etc., possano avere elenchi completi e aggiornati.

Tutto ciò serve per eliminare le discrepanze tra i vecchi nomi e i nuovi assegnati. È evidente persino a un bambino che i nomi della nostra tradizione popolare ‘Chiazzetta’, Rua Fera e ‘Strada Longa.” non verranno mai cancellati dall’utilizzo corrente nella toponomastica. Le discrepanze di cui parlavo in precedenza, ad esempio, Via Sandro Pertini che viene sempre chiamata Via Isnello, e Via Dante Alighieri che attualmente è anche riconosciuta come Via Cefalù, in quanto non si è mai concluso l’iter amministrativo di trascrizione dei nuovi nomi correttamente.

Per quanto riguarda la proposta di sostituire il nome di Corso Umberto con Via Mariano Raimondi, ritengo sia moralmente condivisibile in quanto riconosce al Sindaco che si impegnò per l’acquisto del Castello e per altre attività che svolse negli anni in cui fu alla guida del paese, la strada più rappresentativa del nostro centro storico.

Lo stesso vale per la sostituzione del nome di Via Vittorio Emanuele con Via Cristoforo Carabillò. E’ un cambiamento che dà prestigio alla nostra comunità, riconoscendo il valore del partigiano Cristoforo Carabillò il quale sacrificò la sua vita per la libertà e la nascita della Repubblica italiana.

Vorrei inoltre approfondire la riflessione sul perché titolare una strada all’ex assessore Lucio Spallino. Nei decenni passati, molte strade sono state “ipotecate” a personalità storiche come i Savoia, Garibaldi e Cavour, monopolizzando secondo me, le vie dei centri storici dei vari Comune d’Italia.

Ritengo che sia giusto dare riconoscimento a politici, amministratori e figure della cultura che nel ‘900 hanno contribuito al benessere della nostra comunità. Si tratta di rendere omaggio a chi ha operato per il bene pubblico.

Penso, ad esempio, ai grandi sindaci del ‘900 che hanno guidato città come Roma, Torino e Bologna, segnando la storia di quelle realtà. Oggi, però, a loro sono dedicate solo strade marginali o piazze in periferia. Ecco allora la riflessione che ritengo vada messa in campo senza sminuire le figure che attualmente hanno assegnato le strade del centro storico,

Pertanto, ribadisco la volontà di sostituire Via Vittorio Emanuele con Via Cristoforo Carabillò e di assegnare a Vittorio Emanuele un’altra strada. Lo stesso vale per Via Principe Umberto, che verrà intitolata al professor Lucio Spallino per i suoi meriti amministrativi e politici, riconoscendo una classe politica e amministratori che si sono impegnati nei decenni a cavallo tra il XX e il XXI secolo.

Non mi dilungo ulteriormente. Queste sono le motivazioni che ci portano a proporre queste scelte, non volendo cancellare la memoria dei Savoia, ai quali saranno dedicate altre vie attualmente senza nome, dando così il giusto riconoscimento a Mariano Raimondo Cristoforo Carabillò e Lucio Spallino.

Desidero ribadire, per evitare ogni possibile equivoco, che questa decisione, seppur tardiva, di affidare a una società specializzata l’incarico di definire la toponomastica dell’intero territorio di Castelbuono, rappresenta un ulteriore passo avanti nella qualificazione dei servizi offerti dalla nostra comunità. Colgo l’occasione per ringraziare quanti stanno contribuendo con indicazioni scritte, proposte e riflessioni che saranno attentamente valutate.

Le proposte ricevute saranno tenute in considerazione, poiché non abbiamo alcuna intenzione di cancellare la memoria storica. Al contrario, il nostro obiettivo è valorizzare il legame con la nostra storia, rafforzando i percorsi democratici e repubblicani che caratterizzano l’identità della nostra Italia. Allo stesso tempo, riteniamo che la seconda metà del Novecento abbia rappresentato una fase storica fondamentale per la ricostruzione del nostro Paese, non solo sotto il profilo sociale, ma anche economico e culturale.

Con questa consapevolezza, ci sentiamo moralmente impegnati a riconoscere il giusto merito a quanti hanno operato per il bene pubblico, contribuendo in modo significativo al progresso della nostra comunità.

                                                                                      Il Sindaco Sig. Mario Cicero

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