Una Pro Loco “cinese” a Castelbuono
Scoperta inquietante: da qualche mese appare, riappare e scompare sul Web il seguente sito internet: proloco-castelbuono.it
Il sito ufficiale della nostra Associazione è il seguente: prolococastelbuono.it (attenzione senza trattino intermedio), attraverso il quale, quotidianamente, facciamo la promozione turistica del nostro territorio.
La cosa preoccupante è che il sito clone “cinese” compare anche nelle ricerche Google, addirittura ben indicizzato, cosa abbastanza frustante soprattutto perché, è cosa nota, “big Google” tende a penalizzare i siti che hanno contenuti non originali.
Un problema del genere rischia di compromettere irrimediabilmente il lavoro svolto finora.
Abbiamo notizie di agenzie che hanno tentato di inviare a Castelbuono delle comitive chiedendo l’assistenza della nostra Pro Loco ma senza alcun esito in quanto sono incappate in detto sito clone e, non ricevendo alcuna risposta, hanno pensato bene di dirottare i loro gruppi su altri Comuni con una grave perdita non solo di immagine ma anche economica in quanto hanno contrattato con quei ristoranti la pausa pranzo, non sono entrati nei nostri musei, non hanno avuto modo di fare shopping nei nostri negozi.
In pratica, con parole semplici, cosa succedeva: il turista, l’agenzia, il tour operator, il Cral, la parrocchia tentava di contattare, attraverso Internet, la Pro Loco di Castelbuono. Attraverso il motore di ricerca, Google o altro, digitava Pro Loco Castelbuono ed appariva il sito clone proloco-castelbuono (con un trattino intermedio) molto simile a quello ufficiale, prolococastelbuono (senza trattino intermedio). Veniva, quindi, reindirizzato verso un sito fasullo. Una percentuale di essi avrà pure pensato di cambiare destinazione o si sarà affidata ad altri.
Il Sindaco Tumminello, messo al corrente della presenza dello stemma ufficiale del Comune di Castelbuono nella home page del sito clone, sorpreso ed alquanto irritato, ci ha ufficialmente comunicato che nessun altro soggetto era stato autorizzato al suo uso da parte loro ed ha, quindi, categoricamente escluso qualsiasi coinvolgimento dell’Amministrazione comunale. Ha concordato sulla gravità del gesto che avrà sicuramente causato danni non quantificabili all’immagine del paese ed a tutte le attività che gravitano nel mondo del turismo.
In tanti anni non avevamo mai visto nulla del genere, ma, soprattutto, non ne capiamo il senso; l’unica spiegazione plausibile che siamo riusciti a darci è stata quella di un attacco “Black Hat SEO” atto a penalizzare il nostro sito web. Per i non addetti ai lavori la Black Hat Seo è l’insieme delle tecniche SEO usate per migliorare il posizionamento organico di un sito sui motori di ricerca. Queste tecniche, efficaci ma anche molto rischiose, sono chiamate così perché vietate, alcune sono persino illegali.
Orbene, dopo aver preso atto della situazione, il Cda ha dato incarico ad un legale di presentare una denuncia alla Polizia Postale per il reato di “domain grabbing” con la direttiva di chiedere anche i danni, materiali e morali, nella consapevolezza che, come Associazione Pro Loco, non profit, abbiamo il dovere di tutelare la nostra realtà storica e culturale. Ciò anche alla luce delle iniziative intraprese e da intraprendere con l’amministrazione comunale, azioni che rientrano nella mission delle oltre 6.000 Pro Loco italiane.
Il Presidente
Nicolò Cusimano